mercoledì 21 marzo 2012

Una festa ... spiritosa

Canti e balli sulle tombe, aquiloni nei cieli sopra i cimiteri e colori ovunque: è “el Día de los muertos.” Dal Guatemala al Perù, dal Messico a El Salvador, l'America Latina si inonda di colori per celebrare una festività molto sentita, tanto da diventare patrimonio dell'umanità il 7 novembre del 2003.

In alcune culture indigene, come per esempio quella Maya, si crede che per un giorno, il 2 novembre, i morti possano tornare sulla Terra per stare vicini ai propri cari. E la visita ai cimiteri si trasforma in un’occasione di festa: si brinda, si canta e si mangia accanto alla tomba dei familiari passati a miglior vita.
Nonostante ai nostri occhi possa sembrare un rituale macabro, si tratta in realtà di una maniera allegra e serena, per avvicinarsi ai defunti e celebrarne non la morte, ma la vita che continua nell'aldilà.

Gli aspetti da approfondire saranno numerosi, ma per ora non aggiungo altro, se non un consiglio: seguitemi in questa avventura alla scoperta di una delle tradizione più intime e profonde della cultura ispanica!

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