giovedì 29 marzo 2012

Alle radici di un'antica tradizione

Cercherò innanzitutto di spiegarvi da dove deriva questa celebrazione e come è nata.
Il Giorno dei Morti, in spagnolo Día de Muertos, è una forma particolare di festa dei defunti tipica della cultura messicana, che si osserva anche in altri paesi dell’America Latina e nel sud-ovest degli Stati Uniti. Tale ricorrenza è celebrata anche come “Giorno delle Anime” in Brasile, dove però non presenta radici precolombiane.
In Messico, la festività del Día de Muertos consiste in una settimana di celebrazioni tradizionali, dal 28 ottobre al 2 novembre, pervase da un clima di straordinaria allegria e festosità.

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mercoledì 21 marzo 2012

Una festa ... spiritosa

Canti e balli sulle tombe, aquiloni nei cieli sopra i cimiteri e colori ovunque: è “el Día de los muertos.” Dal Guatemala al Perù, dal Messico a El Salvador, l'America Latina si inonda di colori per celebrare una festività molto sentita, tanto da diventare patrimonio dell'umanità il 7 novembre del 2003.

In alcune culture indigene, come per esempio quella Maya, si crede che per un giorno, il 2 novembre, i morti possano tornare sulla Terra per stare vicini ai propri cari. E la visita ai cimiteri si trasforma in un’occasione di festa: si brinda, si canta e si mangia accanto alla tomba dei familiari passati a miglior vita.
Nonostante ai nostri occhi possa sembrare un rituale macabro, si tratta in realtà di una maniera allegra e serena, per avvicinarsi ai defunti e celebrarne non la morte, ma la vita che continua nell'aldilà.

Gli aspetti da approfondire saranno numerosi, ma per ora non aggiungo altro, se non un consiglio: seguitemi in questa avventura alla scoperta di una delle tradizione più intime e profonde della cultura ispanica!