E’infatti credenza popolare messicana che, in questo periodo, i defunti abbiano il permesso divino di ritornare nelle loro case per visitare amici e parenti e per godere ancora dei piaceri della vita terrena. In loro onore, giocosi scheletri di cartapesta o marzapane a grandezza naturale, dolcetti colorati, caramelle e cioccolatini a forma di teschio, le famose calaveras, campeggiano nei negozi allestiti con bare di cartone in miniatura.
Nelle case ci si da da fare per preparare las ofrendas, gli altari per le offerte ai morti.
Day of the Dead (http://www.flickr.com/photos/furphotos/286571424/) by rainy city |
La vivanda più caratteristica di questi altari sembra essere il “mole”, una salsa preparata con cacao e vari tipi di peperoncino e spezie. Non bisogna dimenticare che il cacao è originario proprio in queste zone e che il suo nome significa cibo degli dei. Per questo anche il cioccolato in genere è molto consumato: vengono infatti offerte bevande a base di cacao mescolate ad altri prodotti, quali pasta di mais, cannella, vaniglia, amaranto e miele.
Immancabili sono un contenitore di acqua per dissetare lo spirito invisibile e il “pan de muertos”, il tipico pane dolce. Tradizionale è anche “los tamales”, un piatto preparato con mais cotto a vapore, così come “las tortillas de maís”. Queste ultime sono delle specie di piccole frittate che venivano già cucinate anche in epoca pre-coloniale, durante la quale il mais era considerato la base dell’agricoltura e anche l’alimento più importante per il popolo messicano. Ancora oggi l’offerta di pannocchie di mais è simbolo della vita, come da noi lo è il grano.
Ai bambini defunti, agli angelitos, vengono portati come offerta, oltre ai giocattoli, i loro dolcetti preferiti fatti in casa appositamente; agli adulti invece vengono portate bottiglie di tequila, di pulque o di atole, bevande tradizionali.
Molte persone, ancora oggi, sono convinte che gli spiriti dei morti si nutrano dell’essenza spirituale dei cibi e che, se si mangia fisicamente il cibo offerto ai morti, questo sarà privato dei suoi valori nutrizionali.
Durante i giorni di festa inoltre le comunità vengono animate da spettacoli teatrali, concerti e mercati colorati. Le bancarelle vendono snack in forme bizzarre, che richiamano la morte, e offrono un’ampia gamma di prodotti tipici della gastronomia locale.
Day of the Dead - Candies by ~Magolobo on deviantART |
In Italia simili pratiche di avvicinamento ai defunti e usanze che prevedono dolci e pic-nic possono essere ritrovate in tante differenti regioni. Caratteristici dell'Umbria sono la preparazione del pane dei morti e delle fave dei morti, che si accompagnano alla tradizionale "fiera dei morti" che si tiene in tutta la regione, così come in tante altre zone e città, dal nord al sud d’Italia.
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